Asta N. 21 - Stampe, disegni e dipinti dal XVI al XX secolo
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Lot 169 Paolo Farinati
Diana e Pan.
Penna e inchiostro bruno, punta di pennello, pennello e acquerello marrone, lumeggiature a biacca, carta grigioverde. mm 205x365 (dimensioni massime) -
Lot 170 Giuseppe Antonio Ghedini
Giovane santo in preghiera.
1760
Pennello e bistro, acquerello grigio su sottile carta vergellata bianca. In basso a sinistra il monogramma "GG" a lettere contrapposte ed a destra l'iscrizione "Giuseppe Ghedini 60". mm 145x105. L'immagine del santo raffigurato nell'abito dei Gesuiti, potrebbe riferirsi a san Francesco Borgia, nell'iconografia tradizionale da penitente e con uno dei suoi attributi, il teschio. Attorno al 1758 il Ghedini lavorava alla pala con il Miracolo di san Francesco Borgia e san Francesco Regis nella chiesa gesuitica di san Michele del Gesù a Ferrara, ed il piccolo studio potrebbe essere legato a quella commissione. -
Lot 171 Felice Giani
Sacra Famiglia.
Penna e inchiostro bruno, acquerello seppia e acquerello grigio su tracce di matita di grafite. mm 150x205. -
Lot 172 Jacob Philipp Hackert
La grotta di Betlemme.
Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia e grigio, tracce di matita nera. mm 490x635. Grande foglio forse eseguito richiamando impressioni del soggiorno napoletano dei tardi anni Novanta: sembra qui evocata la suggestione delle grotte della costiera, quali la grotta dell'Annuncizione a Maiori che l'artista raffigurò anche negli anni successivi la partenza da Napoli, e dove ambientò episodi della classicità o come in questo caso della storia sacra. -
Lot 173 Flaminio Innocenzo Minozzi
Progetto per quadratura.
Seconda metà XVIII secolo.
Penna e inchiostro bruno, punta di pennello, pennello, acquerello grigio, giallo ocra e azzurro chiaro, brevi rialzi in oro. Carta vergellata pesante color nocciola. mm 610x465. Progetto di cortile, lasciato come era d'uso, a cielo aperto. Il nome di Flaminio Minozzi viene proposto da Giuseppe Cantelli in una nota scritta su fotografia. -
Lot 174 Jacopo Negretti (detto Palma il Giovane)
La Vergine col Bambino tra san Sebastiano e san Gerolamo.
1580 ca.
Penna e inchiostro bruno su tracce di matita nera, rialzi in bianco, su carta vergellata beige. All'angolo superiore destro il numero "134"e al verso timbro di collezione non identificato. mm 182x283. Il disegno richiama la composizione del dipinto con La Vergine col Bambino tra san Giovanni Battista e san Sebastiano al Musée des Beaux Arts de Dijon (inv. CA T3); le figure in modo similare sono accostate paratatticamente sul primo piano, con la variante del san Gerolamo, in luogo del quale nel dipinto compare san Giovanni Battista, e della posa della Vergine col Bambino pure lievemente variata. Rispondente alla versione dipinta l'attitudine del san Sebastiano, replicata più volte da Palma nella raffigurazione di quetso santo. Il dipinto nel catalogo del Museo del 1883 compariva sotto il nome di Bonifacio Veronese, ma già nel 1895 Mary Logan lo restituiva a Palma, ed a seguire Roberto Longhi, in una nota manoscritta del 1922 lo riferiva al primo periodo dell'artista, più tardi l'attribuzione al Negretti è stata confermata da Michel Laclotte e da Federico Zeri. Attualmente il dipinto è sotto il nome di Palma il Giovane con una datazione attorno al 1580. La figura del san Gerolamo, così come il gruppo della Vergine e di Gesù, sembrano tornare nella Pala di san Zaccaria, databile ai primi anni del Seicento, mentre non vi sembrano connessioni con la figura del san Sebastiano. -
Lot 175 Pietro Antonio Novelli
Studio parziale di figura inginocchiata con libro, memento mori e studio di mani.
Penna e inchiostro nero, su carta vergellata bianca con filigrana "lettere A.S. sormontate da corona". Al verso notazione inventariale "N°:16" a penna e inchiostro bruno in grafia antica. mm 222x307. (2) -
Lot 176 Giovanni Battista Paggi
Madonna in gloria col Bambino Gesù.
1650 ca.
Penna e inchiostro, inchiostro azzurro acquerellato, su tracce lievissime di matita nera; carta bianca vergata. Foglio: mm 216x161. Inconsueto l'uso dell'inchiostro blu per le acquerellature che tuttavia si riscontra risulta particolarmente utilizzato dagli artisti fiamminghi e olandesi attivi in Italia (a Venezia oltre che a Genova) tra il XVI e il XVI secolo. -
Lot 177 Petro Giacomo Palmieri
Lotto di due vedute con studio di rocce.
Penna e inchiostro bruno, acquerello grigio e acquerello seppia su carta vergellata pesante con parte di filigrana "giglio di Strasburgo" su uno dei fogli, e frammento di iscrizione sull'altro. mm 185/187x267/271. I due studi sono simili, per tecnica e dimensioni, ad altri apparsi sul mercato lo scorso anno (Bassenge, 27/11/2015, n. 6595) probabilmente provenienti dal medesimo album. (2) -
Lot 178 Mauro Tesi
Progetto per capitello con conchiglie.
Penna e acquerello bruno, pennello e acquerello grigio su carta vergellata bianca con filigrana "lettere C.G. entro cerchio singolo sormontato da trifoglio". mm 283x245. SI AGGIUNGONO: n. 4 fogli a soggetto decorativo, 1) studio di capitello dall'antico a penna, inchiostro e acquerello grigio; 2) disegno per frontespizio con colosseo ed iscrizione roma quanta fuit, ipsa ruina docet M.DC.XXXXIV. a penna e inchiostro bruno; 3) 4) n. 2 fogli con coppie di vasi dall'antico a penna e inchiostro bruno e grigio. (5) -
Lot 179 Scuola fiamminga del XVI secolo
Sacra Famiglia.
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Tempera su tavola. cm 41x34,5. -
Lot 180 Anonimo del XVII secolo
Orazione nell'orto degli olivi.
Olio su tela. cm 30x24,5. -
Lot 181 Scuola italiana del XVII secolo
Coppia di piccoli dipinti con scene di genere.
Olio su tela. cm 20x28,5 cad. (2) -
Lot 182 Scuola fiamminga del XVII secolo
Paesaggio con cacciatore e uomo con fascina.
Olio su tavola. cm 38x50. Al verso del dipinto si legge la scritta "Paul Bril" a matita di grafite in vecchia grafia; si segnalano poi due marchi a caldo, uno raffigurante una mano con le dita serrate e l'altro un monogramma. -
Lot 183 Scuola fiamminga del XVII secolo
Piccolo paesaggio con cascatella e giovane pastore in riposo.
Tempera su pergamena. cm 12x16. -
Lot 184 Anonimo del XVII secolo
Personaggio con lo sguardo levato.
Olio su tela. cm 47x37,5. Frammento di una composizione più ampia con grande probabilità dedicata all'Assunzione della Vergine: la figura di giovane con lo sguardo rivolto al cielo sembra pensata per uno degli apostoli che assistono stupiti all'evento miracoloso. -
Lot 185 Anonimo francese del XVII secolo
Ritratto di gentiluomo.
1630-1650.
Olio su rame. cm 42x26 ca. -
Lot 186 Scuola bolognese della seconda metà XVII secolo
Cupido con arco contro una spalliera di fiori.
Olio su tela. cm 56,5x57. Il dipinto riflette stilemi reniani riscontrabili ad esempio nell'opera di Giovanni Andrea ed Elisabetta Sirani. -
Lot 187 Anonimo della fine del XVII e inizi del XVIII secolo
Baccanale di putti.
Olio su tela. cm 148x117,5. -
Lot 188 Scuola fiorentina fine XVII - prima metà XVIII secolo
Mosè fa scaturire l'acqua dalla roccia.
Olio su tela. cm 61,5x94. -
Lot 189 Scuola fiorentina fine XVII - prima metà XVIII secolo
Sant'Agata in carcere visitata da San Pietro e l'angelo.
Olio su tela. cm 82,5x100. Secondo la tradizione cattolica, Agata, nobile catanese, venne consacrata a Dio giovanissima. Quando, attorno al 250, giunse a Catania il proconsole Quinziano, con l'intento di far rispettare l'editto dell'imperatore Decio, che chiedeva a tutti i cristiani di abiurare pubblicamente, sfociato in una feroce persecuzione, Agata oppose un deciso rifiuto: Quinziano tentò prima di corromperla, poi la sottopose a processo ed infine la fece incarcerare e torturare con il violento strappo delle mammelle mediante delle tenaglie. La tradizione indica che nella notte venne visitata da San Pietro accompagnato da un angelo, che la rassicurò portandole conforto e ne risanò miracolosamente le ferite. Il tema è stato affrontato da vari artisti fiorentini del Seicento, in particolare la figura dell'angelo rimanda a Simone Pignoni e alla sua scuola, anche se gli effetti in chiaro e la pittura pastosa annunciano già il secolo successivo. -
Lot 190 Anonimo del XVIII secolo
Lotto di due tele dipinte con stazioni della Via Crucis.
Nona stazione con Gesù cade la terza volta ed undicesima stazione con Gesù messo in croce. Olio su tela. cm 35,5x44,5. Al primo dipinto si legge "Ex Devotione Gabrielis d'Addario de Salle 1762" entro cartiglio. Le due telette rappresentano con probabilità un ex voto di un esponente della famiglia D'Addario originaria del paese di Salle in provincia di Pescara (2) -
Lot 191 Anonimo del XVIII secolo
Paesaggio con rovine ed albero morto.
Olio su tela. cm 38x52,5. -
Lot 192 Anonimo del XVIII secolo
Vaso con composizione di fiori.
Olio su tela. cm 77x62,5.