Asta N. 21 - Stampe, disegni e dipinti dal XVI al XX secolo

Asta N. 21 - Stampe, disegni e dipinti dal XVI al XX secolo

lunedì 12 dicembre 2016 ore 15:00 (UTC +01:00)
Lotti dal 169 al 192 di 765
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  • Paolo  Farinati Diana e Pan. Penna e inchiostro bruno, punta di pennello, pen
    Lotto 169

    Paolo Farinati
    Diana e Pan.



    Penna e inchiostro bruno, punta di pennello, pennello e acquerello marrone, lumeggiature a biacca, carta grigioverde. mm 205x365 (dimensioni massime)

  • Giuseppe Antonio  Ghedini Giovane santo in preghiera.1760Pennello e bistro,
    Lotto 170

    Giuseppe Antonio Ghedini
    Giovane santo in preghiera.

    1760

    Pennello e bistro, acquerello grigio su sottile carta vergellata bianca. In basso a sinistra il monogramma "GG" a lettere contrapposte ed a destra l'iscrizione "Giuseppe Ghedini 60". mm 145x105. L'immagine del santo raffigurato nell'abito dei Gesuiti, potrebbe riferirsi a san Francesco Borgia, nell'iconografia tradizionale da penitente e con uno dei suoi attributi, il teschio. Attorno al 1758 il Ghedini lavorava alla pala con il Miracolo di san Francesco Borgia e san Francesco Regis nella chiesa gesuitica di san Michele del Gesù a Ferrara, ed il piccolo studio potrebbe essere legato a quella commissione.

  • Felice  Giani  Sacra Famiglia. Penna e inchiostro bruno, acquerello seppia e
    Lotto 171

    Felice Giani
    Sacra Famiglia.



    Penna e inchiostro bruno, acquerello seppia e acquerello grigio su tracce di matita di grafite. mm 150x205.

  • Jacob Philipp  Hackert  La grotta di Betlemme. Penna e inchiostro bruno, pen
    Lotto 172

    Jacob Philipp Hackert
    La grotta di Betlemme.



    Penna e inchiostro bruno, pennello e acquerello seppia e grigio, tracce di matita nera. mm 490x635. Grande foglio forse eseguito richiamando impressioni del soggiorno napoletano dei tardi anni Novanta: sembra qui evocata la suggestione delle grotte della costiera, quali la grotta dell'Annuncizione a Maiori che l'artista raffigurò anche negli anni successivi la partenza da Napoli, e dove ambientò episodi della classicità o come in questo caso della storia sacra.

  • Flaminio Innocenzo  Minozzi Progetto per quadratura.Seconda metà XVIII secolo.Pe
    Lotto 173

    Flaminio Innocenzo Minozzi
    Progetto per quadratura.

    Seconda metà XVIII secolo.

    Penna e inchiostro bruno, punta di pennello, pennello, acquerello grigio, giallo ocra e azzurro chiaro, brevi rialzi in oro. Carta vergellata pesante color nocciola. mm 610x465. Progetto di cortile, lasciato come era d'uso, a cielo aperto. Il nome di Flaminio Minozzi viene proposto da Giuseppe Cantelli in una nota scritta su fotografia.

  • Jacopo  Negretti (detto Palma il Giovane) La Vergine col Bambino tra san Sebas
    Lotto 174

    Jacopo Negretti (detto Palma il Giovane)
    La Vergine col Bambino tra san Sebastiano e san Gerolamo.

    1580 ca.

    Penna e inchiostro bruno su tracce di matita nera, rialzi in bianco, su carta vergellata beige. All'angolo superiore destro il numero "134"e al verso timbro di collezione non identificato. mm 182x283. Il disegno richiama la composizione del dipinto con La Vergine col Bambino tra san Giovanni Battista e san Sebastiano al Musée des Beaux Arts de Dijon (inv. CA T3); le figure in modo similare sono accostate paratatticamente sul primo piano, con la variante del san Gerolamo, in luogo del quale nel dipinto compare san Giovanni Battista, e della posa della Vergine col Bambino pure lievemente variata. Rispondente alla versione dipinta l'attitudine del san Sebastiano, replicata più volte da Palma nella raffigurazione di quetso santo. Il dipinto nel catalogo del Museo del 1883 compariva sotto il nome di Bonifacio Veronese, ma già nel 1895 Mary Logan lo restituiva a Palma, ed a seguire Roberto Longhi, in una nota manoscritta del 1922 lo riferiva al primo periodo dell'artista, più tardi l'attribuzione al Negretti è stata confermata da Michel Laclotte e da Federico Zeri. Attualmente il dipinto è sotto il nome di Palma il Giovane con una datazione attorno al 1580. La figura del san Gerolamo, così come il gruppo della Vergine e di Gesù, sembrano tornare nella Pala di san Zaccaria, databile ai primi anni del Seicento, mentre non vi sembrano connessioni con la figura del san Sebastiano. 

  • Pietro Antonio  Novelli Studio parziale di figura inginocchiata con libro, memen
    Lotto 175

    Pietro Antonio Novelli
    Studio parziale di figura inginocchiata con libro, memento mori e studio di mani.



    Penna e inchiostro nero, su carta vergellata bianca con filigrana "lettere A.S. sormontate da corona". Al verso notazione inventariale "N°:16" a penna e inchiostro bruno in grafia antica. mm 222x307.  (2)

  • Giovanni Battista  Paggi Madonna in gloria col Bambino Gesù.1650 ca.Penna e i
    Lotto 176

    Giovanni Battista Paggi
    Madonna in gloria col Bambino Gesù.

    1650 ca.

    Penna e inchiostro, inchiostro azzurro acquerellato, su tracce lievissime di matita nera; carta bianca vergata. Foglio: mm 216x161. Inconsueto l'uso dell'inchiostro blu per le acquerellature che tuttavia si riscontra risulta particolarmente utilizzato dagli artisti fiamminghi e olandesi attivi in Italia (a Venezia oltre che a Genova) tra il XVI e il XVI secolo.

  • Petro Giacomo  Palmieri Lotto di due vedute con studio di rocce.  Penna e i
    Lotto 177

    Petro Giacomo Palmieri
    Lotto di due vedute con studio di rocce.



    Penna e inchiostro bruno, acquerello grigio e acquerello seppia su carta vergellata pesante con parte di filigrana "giglio di Strasburgo" su uno dei fogli, e frammento di iscrizione sull'altro. mm 185/187x267/271. I due studi sono simili, per tecnica e dimensioni, ad altri apparsi sul mercato lo scorso anno (Bassenge, 27/11/2015, n. 6595) probabilmente provenienti dal medesimo album. (2)

  • Mauro  Tesi Progetto per capitello con conchiglie. Penna e acquerello bruno, pen
    Lotto 178

    Mauro Tesi
    Progetto per capitello con conchiglie.



    Penna e acquerello bruno, pennello e acquerello grigio su carta vergellata bianca con filigrana "lettere C.G. entro cerchio singolo sormontato da trifoglio". mm 283x245. SI AGGIUNGONO: n. 4 fogli a soggetto decorativo, 1) studio di capitello dall'antico a penna, inchiostro e acquerello grigio; 2) disegno per frontespizio con colosseo ed iscrizione roma quanta fuit, ipsa ruina docet M.DC.XXXXIV. a penna e inchiostro bruno; 3) 4) n. 2 fogli con coppie di vasi dall'antico a penna e inchiostro bruno e grigio. (5)

  • Scuola fiamminga del XVI secoloSacra Famiglia. - Tempera su tavola. cm 41x34,5.
    Lotto 179

    Scuola fiamminga del XVI secolo
    Sacra Famiglia.

    -

    Tempera su tavola. cm 41x34,5.

  • Anonimo del XVII secoloOrazione nell'orto degli olivi. Olio su tela. cm
    Lotto 180

    Anonimo del XVII secolo
    Orazione nell'orto degli olivi.



    Olio su tela. cm 30x24,5. 

  • Scuola italiana del XVII secoloCoppia di piccoli dipinti con scene di genere.
    Lotto 181

    Scuola italiana del XVII secolo
    Coppia di piccoli dipinti con scene di genere.



    Olio su tela. cm 20x28,5 cad. (2)

  • Scuola fiamminga del XVII secoloPaesaggio con cacciatore e uomo con fascina.
    Lotto 182

    Scuola fiamminga del XVII secolo
    Paesaggio con cacciatore e uomo con fascina.



    Olio su tavola. cm 38x50. Al verso del dipinto si legge la scritta "Paul Bril" a matita di grafite in vecchia grafia; si segnalano poi due marchi a caldo, uno raffigurante una mano con le dita serrate e l'altro un monogramma.

  • Scuola fiamminga del XVII secoloPiccolo paesaggio con cascatella e giovane pas
    Lotto 183

    Scuola fiamminga del XVII secolo
    Piccolo paesaggio con cascatella e giovane pastore in riposo.



    Tempera su pergamena. cm 12x16.

  • Anonimo del XVII secoloPersonaggio con lo sguardo levato. Olio su tela. cm
    Lotto 184

    Anonimo del XVII secolo
    Personaggio con lo sguardo levato.



    Olio su tela. cm 47x37,5. Frammento di una composizione più ampia con grande probabilità dedicata all'Assunzione della Vergine: la figura di giovane con lo sguardo rivolto al cielo sembra pensata per uno degli apostoli che assistono stupiti all'evento miracoloso.

  • Anonimo francese del XVII secoloRitratto di gentiluomo.1630-1650.Olio su rame.
    Lotto 185

    Anonimo francese del XVII secolo
    Ritratto di gentiluomo.

    1630-1650.

    Olio su rame. cm 42x26 ca.

  • Scuola bolognese della seconda metà XVII secoloCupido con arco contro una
    Lotto 186

    Scuola bolognese della seconda metà XVII secolo
    Cupido con arco contro una spalliera di fiori.



    Olio su tela. cm 56,5x57. Il dipinto riflette stilemi reniani riscontrabili ad esempio nell'opera di Giovanni Andrea ed Elisabetta Sirani.

  • Anonimo della fine del XVII e inizi del XVIII secoloBaccanale di putti. Olio su
    Lotto 187

    Anonimo della fine del XVII e inizi del XVIII secolo
    Baccanale di putti.



    Olio su tela. cm 148x117,5.

  • Scuola fiorentina fine XVII - prima metà XVIII secoloMosè fa scaturire l'acqua
    Lotto 188

    Scuola fiorentina fine XVII - prima metà XVIII secolo
    Mosè fa scaturire l'acqua dalla roccia.



    Olio su tela. cm 61,5x94.

  • Scuola fiorentina fine XVII - prima metà XVIII secoloSant'Agata in carcere visi
    Lotto 189

    Scuola fiorentina fine XVII - prima metà XVIII secolo
    Sant'Agata in carcere visitata da San Pietro e l'angelo.



    Olio su tela. cm 82,5x100. Secondo la tradizione cattolica, Agata, nobile catanese, venne consacrata a Dio giovanissima. Quando, attorno al 250, giunse a Catania il proconsole Quinziano, con l'intento di far rispettare l'editto dell'imperatore Decio, che chiedeva a tutti i cristiani di abiurare pubblicamente, sfociato in una feroce persecuzione, Agata oppose un deciso rifiuto: Quinziano tentò prima di corromperla, poi la sottopose a processo ed infine la fece incarcerare e torturare con il violento strappo delle mammelle mediante delle tenaglie. La tradizione indica che nella notte venne visitata da San Pietro accompagnato da un angelo, che la rassicurò portandole conforto e ne risanò miracolosamente le ferite. Il tema è stato affrontato da vari artisti fiorentini del Seicento, in particolare la figura dell'angelo rimanda a Simone Pignoni e alla sua scuola, anche se gli effetti in chiaro e la pittura pastosa annunciano già il secolo successivo.  

  • Anonimo del XVIII secoloLotto di due tele dipinte con stazioni della Via Crucis.
    Lotto 190

    Anonimo del XVIII secolo
    Lotto di due tele dipinte con stazioni della Via Crucis.


    Nona stazione con Gesù cade la terza volta ed undicesima stazione con Gesù messo in croce. Olio su tela. cm 35,5x44,5.  Al primo dipinto si legge "Ex Devotione Gabrielis d'Addario de Salle 1762" entro cartiglio. Le due telette rappresentano con probabilità un ex voto di un esponente della famiglia D'Addario originaria del paese di Salle in provincia di Pescara (2)

  • Anonimo del XVIII secoloPaesaggio con rovine ed albero morto. Olio su tela. cm
    Lotto 191

    Anonimo del XVIII secolo
    Paesaggio con rovine ed albero morto.


    Olio su tela. cm 38x52,5. 

  • Anonimo del XVIII secoloVaso con composizione di fiori. Olio su tela. cm
    Lotto 192

    Anonimo del XVIII secolo
    Vaso con composizione di fiori.



    Olio su tela. cm 77x62,5. 

Lotti dal 169 al 192 di 765
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Asta N. 21 - Stampe, disegni e dipinti dal XVI al XX secolo

Esposizione lotti:
Da martedì 6 dicembre a domenica 11 dicembre
dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00

Sessioni

  • 12 dicembre 2016 ore 15:00 Prima Sessione - dal lotto 1 al lotto 345 (1 - 345)
  • 13 dicembre 2016 ore 15:00 Seconda Sessione - dal lotto 346 al lotto 767 (346 - 767)